Archivio Autore: Arturo Bollino

Si ride e si riflette con i tre racconti raccolti nel volume “Stazione di Baranovitch” di Shalom Aleichem, un classico a cavallo fra Ottocento e Novecento: storie brevi con protagonisti ebrei dell’Europa dell’est, fra umorismo e dramma L’unico difetto di Stazione di Baranovitch. Tre racconti ferroviari (92 pagine, 12 euro) di Shalom Aleichem è la brevità. Si […]

“Il ponte” dell’impeccabile Willa Cather è l’occasione per scoprire o riscoprire questa scrittrice che negli Stati Uniti è un classico. Sotto i riflettori un triangolo amoroso – lei, lui e l’amante di lui – in virtù di un amore giovanile che si riaccende, i tormenti e i tira e molla e un evento che tutto […]

In una cornice spazio-temporale reale, quella del dopoguerra e di un campo profughi per ebrei scampati ai lager in Salento, Cosimo Buccarella ambienta il suo romanzo “I fuoriposto”, raccontando di un gruppo di tredicenni capaci di un’impresa rocambolesca, con lo scopo di salvare una vita… Sfiorati. Affamati. Randagi. Spatriati. La letteratura prova periodicamente a sintetizzare […]

Un po’ romanzo, un po’ raccolta di racconti, “L’affare del Danso e altri cunti” di Raffaello Di Mauro, che non ha i difetti di tanta narrativa grossolana made in Sicily, e non dimentica la tradizione migliore. Una storia in cui si alternano tragico e comico, attraverso figure che cercano di barcamenarsi tra le piccole e grandi angherie […]

Un romanzo godibilissimo, una finestra sul mondo che verrà. Una storia che oscilla fra umano e divino, intrecciando esoterismo e tradizioni siciliane. Con “La Rosa Bianca dell’Apocalisse” Giovanni Villino ha scritto un libro popolare e colto, ambientato in una Palermo del 2042 funestata da disastri naturali. Protagonista? Un piccolo quaderno che non deve finire nelle […]

Trovare un linguaggio diverso, un conforto quando quasi tutto ha perso senso. È il senso de “I numeri sono buonissimi”, racconto di Valeria Viganò: la voce narrante è quella di una donna abbandonata dal compagno, che ne aspetta invano un ritorno alla stazione dei treni… Ritrovare Valeria Viganò in libreria è un balsamo. Molti suoi […]

“Il figlio del direttore” è l’ennesima magistrale commedia all’italiana di Piersandro Pallavicini, uno dei più bravi scrittori in circolazione. Nelle sue pagine spasso e riflessione, attraverso gli occhi di un libraio irrisolto e insicuro, omosessuale in incognito. La solitudine e la provincia, la morte e alcuni segreti familiari dal passato, i nodi di un romanzo […]

È una favola impietosa “Il Finimondo”, racconto lungo di Antonio Moresco. Incaricato da un quotidiano di andare nella città dei morti, il narratore, lo stesso scrittore mantovano, incontra personaggi storici e di fantasia: un pretesto che si trasforma in monologhi e dialoghi, spesso briosi e divertenti, in cui però si condanna il dolore e la decadenza della società […]

Sandro Frizziero è un autore con cui fare i conti per comprendere l’oggi. Nel suo romanzo “Il bene che ti voglio” emergono l’Italia delle periferie, la meschinità di certe province, una società degradata e malconcia. E un uomo comunissimo a confronto con le donne della sua vita: la nonna che l’ha cresciuto, la moglie e […]

Umorismo e malinconia nello scoppiettante – anche dal punto di vista linguistico – “Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino” di Davide Rigiani, al suo primo romanzo. Una storia surreale, in cui spiccano Tullio, alunno di quinta elementare, e l’eolao, una creatura fantastica: diventano inseparabili e scompaginano certezze e routine delle […]