Archivio Autore: Arturo Bollino

La Francia del nord, gli anni Novanta, la scomparsa di una ragazza, un uomo in carcere, una giornalista che torna a indagare. Ma in “Ti ricordi di Sarah Leroy?” di Marie Vareille sono al centro della scena, più che le dinamiche da thriller, la comunanza e la sorellanza delle protagoniste a partire dalla gioventù, i tormenti […]

“Caratteri mobili” è una raccolta di lettere, per lo più indirizzate al grande critico e giornalista Lorenzo Mondo, punto di riferimento per i più grandi scrittori del secondo Novecento italiano, maestro senza spocchia, «lettore che penetra tra le pieghe del discorso» e autore in proprio… In gioventù, da liceale, l’appuntamento in edicola era con “Tuttolibri” del quotidiano La […]

Lo spregiudicato Ralph Krass è abituato a comperare con disinvoltura persone e cose. Gli riesce anche con un collaboratore e con una giovane bella donna, ma… “Krass” di Martin Mosebach è un romanzo di grande bellezza in cui si ragiona sull’essenza del potere e sull’incessante scorrere del tempo che non fa sconti a nessuno… Uno […]

Un costante senso di alienazione, un andamento enigmatico, un caos spazio-temporale che stordisce. Sono alcune delle cose che vibrano in “Notti invisibili, giorni sconosciuti”, romanzo della sudcoreana Bae Suah: protagonista l’ex attrice Ayami, che vaga per le vie di una metropoli devastata dalla crisi climatica, tra allucinazioni, ombre, personaggi che si duplicano. Pagine audaci che abbagliano… […]

Il racconto in prima persona di un anziano che perde progressivamente la memoria. È questo “Chimere” di J. Bernlef, classico della letteratura olandese tardivamente tradotto in Italia. Ritratto perfino brutale di certa senilità, quando i ricordi si sgretolano, tra incredulità, rabbia e disperazione I classici sono quei libri in cui rifugiarsi quando il presente, anche il […]

L’epica della Lazio e di “Long John” Chinaglia, il rumore dei guantoni dei pugilatori, tennisti non necessariamente simpatici, miti sghembi ma mai fasulli riempiono le pagine devote e visionarie de “La Gloria” di Aurelio Picca, ancora sovversivo e nel pieno del suo splendore letterario. Scrittore non allineato, che si infervora per imprese sportive che non […]

“Palafox” di Éric Chevillard è un romanzo di scoppiettante fantasia, originale, in cui l’omonimo protagonista, Palafox, è un animale che cambia aspetto, verso e pelle e fa vacillare qualsiasi certezza. Un virtuoso gioco di contraddizioni, forse, una riflessione sull’identità o, più probabilmente un perfido autoritratto dell’autore stesso e del suo modo di fare letteratura La figura di Éric Chevillard è centrale nella […]

Addii, partenze e separazioni sono “Piccole morti” che danno il titolo a un romanzo della croata Ivana Sajko, storia di un uomo sopravvissuto, ma forse mai vivo. Nel viaggio in treno del protagonista, che si lascia alle spalle fallimenti, sconfitte e guerre, la riflessione su un’Europa non solidale, sul dramma delle migrazioni, delle diseguaglianze sociali, delle […]

“Brucia l’origine” di Daniele Mencarelli racconta di un uomo sospeso tra un presente di successi professionali e appagamento socio-economico a Milano e un passato di umili natali, di cui si vergogna, a Roma. Un breve ritorno nella capitale lo metterà di fronte a familiari e vecchi amici, ma soprattutto ai sensi di colpa, bugie e […]

“Stranezze di una ragazza bionda” è una novella poco conosciuta del portoghese José Maria Eça de Queiroz fa da contraltare al mastodontico capolavoro “I Maia”: racconta un amore tormentato, tra passi in avanti, passaggi a vuoto e disavventure, tra sentimento cieco e dissidio fra apparenza e sostanza… Gli scrittori da amare sono quelli che sanno fare […]