Bae Suah, quanta solitudine in quel labirinto afoso di Seoul

Un costante senso di alienazione, un andamento enigmatico, un caos spazio-temporale che stordisce. Sono alcune delle cose che vibrano in “Notti invisibili, giorni sconosciuti”, romanzo della sudcoreana Bae Suah: protagonista l’ex attrice Ayami, che vaga per le vie di una metropoli devastata dalla crisi climatica, tra allucinazioni, ombre, personaggi che si duplicano. Pagine audaci che abbagliano…

Siamo tutti sudcoreani. Il definitivo irrompere di Han Kang nell’immaginario collettivo dei lettori di tutto il mondo, dopo l’assegnazione del premio Nobel 2024, ha aperto e aprirà nuove porte alla letteratura della Corea del Sud, spesso enigmatica e sbalorditiva, capace di strattonare il lettore e portarlo via in un mondo ideale, pieno di storie fra realtà e irrealtà. È quello che ad esempio accade con un romanzo di Bae Suah, autrice poco più anziana di Han Kang, dall’importante statura letteraria, e dal personalissimo modo di fare grande letteratura, con atmosfere che possono ricordare Kafka (di cui Bae Suah è traduttrice) o, in tempi più recenti, Murakami. Il suo romanzo Notti invisibili, giorni sconosciuti (160 pagine, 20 euro), che add editore aveva già pubblicato nel 2020, grazie alla traduzione di Andrea De Benedittis, è tornato in libreria in una nuova edizione e con una di quelle fantastiche copertine (l’illustratrice è Lucrezia Viperina) della collana Asia, curata da Ilaria Benini.

Un nuovo lavoro

Frastorna felicemente la prosa disinvolta di Bae Suah, seduce la sua Kim Ayami, protagonista del romanzo, non più giovane, per nulla bella, ex attrice che lavora come come factotum al teatro sonoro di Seoul, dove i copioni sono diffusi da altoparlanti a vantaggio di non vedenti e studenti. Il tempo di questa lodevole attività è praticamente scaduto e, senza una nuova occupazione, Kim Ayami valuta e accetta un lavoretto temporaneo – la dritta è di una sua amica, Yomi, che insegna tedesco e lotta contro un tumore al seno – da segretaria di un poeta straniero venuto a Seoul per scrivere, per completare un’opera. Fin qui, sembra tutto piuttosto ordinario. Nulla che possa turbare nessuno. Se non fosse che le allucinazioni abbondano e le coordinate temporali in cui si muove la protagonista di Notti invisibili, giorni sconosciuti non sono così certe e definite. Dopo circa una cinquantina di pagine, nel bel mezzo di un’afosa e bollente estate, il senso del titolo del romanzo è meno oscuro.

Ayami ebbe delle vertigini, come se fosse stata colpita da un fulmine. In quell’attimo fu risucchiata dal suo passato.

Tinte surrealiste e oniriche

Basta poco ad accentuare le tinte surrealiste e oniriche di questo “quadro” di Bae Suah. I molti paradossi – non solo il tempo è mutevole, lo sono anche i luoghi – non confondano e non scoraggino. La scrittrice sudcoreana fa le piroette, magari disorienta, stordisce, ma affascina, s’avvita su se stessa, piazza un mistero senza soluzione fra le pagine del romanzo, fa aleggiare incertezze e il sentore di un pericolo vicino, conduce per mano lungo le strade di una metropoli che gronda umidità, che divora e lancia addosso un fortissimo senso di alienazione e solitudine, la stessa che vive, fra sogno e realtà, fra morte e vita, Ayami – ma non sempre è lei, talvolta sembra un altro personaggio, o un altro ancora – vagando per le vie labirintiche di Seoul («il vero nome di questa città è segreto») alle prese con la crisi climatica e, a un certo punto, anche con il coprifuoco e un generale black-out. Si smarriscono i punti di riferimento, i personaggi si duplicano, si fanno spiriti, i contorni di quel che si vede sono decisamente sfocati, un caos disturbante prende il sopravvento, i luoghi si interconnettono, certe frasi ritornano, tante immagini si moltiplicano, molte ombre si sovrappongono, abbagliando ed estasiando per l’audacia.

Seguici su TelegramWhatsAppThreadsYouTubeFacebookTwitterInstagram. Grazie

Questo elemento è stato inserito in Letture e taggato .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *