Ostacoli e gioie di una grande storia d’amore, quella tra Pietro e Alice, a cominciare dagli anni tra le due guerre mondiali, sono raccontati ne “L’impromissa”, vorticoso romanzo di Chiara Ferraris. Un amore prima nascosto e poi dirompente, lontano nel tempo, ma che ha riverberi su quello di una coppia del presente…
La vita fa dei giri assurdi per spiegarti le cose.
Sembra che tutto sia difficile, che si complichi, che sia sbagliato e che si sguazzi sempre nello stesso fango di errori e miserie e ricadute banali e squallide. E invece ti porta dove deve arrivare.
Chiara Ferraris ce lo dice con una scrittura garbata e pulita, senza giri di parole, nel suo primo libro L’impromissa (393 pagine, 16,90 euro) edito da Sperling & Kupfer.
Montagne russe
L’amore di Pietro e Allì si respira tra le pagine, si sono amati profondamente, per tutta la vita e oltre. Due persone che il destino ha riunito sotto lo stesso tetto, cresciute insieme come fratello e sorella, sin da quando erano adolescenti.
Un romanzo vorticoso, questo di Chiara Ferraris, che cattura tutti i sensi del lettore, lo prende, lo fa sedere sulla seggiola delle montagne russe. E via prima su, su fino a toccare il cielo e poi giù fino a sprofondare nella terra, una terra che dà vita. E poi ancora su e giù tante volte per risalire e restare in alto a guardare stupiti la bellezza dell’amore.
Due matrimoni
Un amore nascosto quello di Pietro e Alice, dirompente che non risponde a schemi né a regole, sebbene in quegli anni, tra le due guerre, i matrimoni venissero organizzati dalle famiglie per interessi. Pietro, seppur innamorato di Alice, sposa Lisetta, una cugina lontana. Il padre prima di morire lo aveva promesso al cugino, per motivi legati all’eredità di una fattoria nell’entroterra genovese. Alice, intanto, sposa l’amico d’infanzia Riccardo. Il primo un matrimonio combinato, tipico dei tempi l’altro di facciata, voluto per sopprimere il primo grande amore (inutilmente).
Il romanzo ruota attorno alla figura di Rosetta, madre di Pietro, prima a ostacolare questo amore: grande donna, vedova alla guida della fattoria dei Lantieri, capace paradossalmente, con i suoi divieti, di tenere in vita la fiammella di quell’amore inaspettato.
Un quaderno e alcune lettere
Tutto comincia quando Agata, nipote di Alice, torna a casa della madre morta da poco e trova un quaderno conservato in una scatola e alcune lettere. Parole che hanno sfidato il tempo e hanno suggellato un amore eterno. Una rivelazione che mette in discussione i legami familiari di cui fino ad allora era certa. Si apre davanti a sé un nuovo mondo, scopre la vera storia della sua famiglia. Nulla è scontato. E quasi come uno specchio, leggendo dell’amore tra Pietro e Allì, Agata si riscopre capace di amare ancora suo marito Enrico. I due si ritrovano proprio grazie alle lettere che raccontano la storia della famiglia Lantieri.
Un’unica certezza
Ogni pagina scivola dentro il cuore e trova un posto. E lì si conserva il ricordo dell’amore di Pietro e Allì che ha superato la seconda guerra mondiale e non solo. L’impromissa di Chiara Ferraris (che dopo questo debutto ha scritto altri due romanzi, Anime qualunque e Lady Montagu) conduce il lettore verso la storia unica di tre generazioni che sono venute fuori dalla terra, suggellando un’unica certezza: ognuno di noi è ciò che è stato nel suo passato lontano. Siamo tutto quello che il tempo non è mai riuscito a scalfire, il frutto di legami familiari forti che si consumano, ma resistono alle intemperie.
Un romanzo che per quanto è bello non vorresti mai finire.
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