Una doppia videointervista per svelare la novità di 8tto edizioni, una nuova collana di narrativa italiana, B8ttoni, con due opere prime, “La giraffa non c’entra” di Irene Bonino e “Il corpo inverso” di Barbara Guazzini
Una raffinata sigla con preferenze anglofone, con gli occhi puntati principalmente su autori inglesi, irlandesi e scozzesi. Qualche esempio? Edith Olivier (ne abbiamo scritto qui), May Sinclair (qui un articolo), Harriet Paige (ne abbiamo scritto qui). E adesso una nuova scommessa, una collana di narrativa italiana. Stiamo parlando di 8tto edizioni, che vara B8ttoni e lancia subito due titoli di valore, firmati da due debuttanti, Irene Bonino con La giraffa non c’entra (192 pagine, 16 euro) e Barbara Guazzini con Il corpo inverso (192 pagine, 16 euro). L’occasione per annusare queste novità è stata la recente edizione di “Una marina di libri”, rassegna dell’editoria a Palermo. Entrambi i volumi sono stati presentati da una delle firme più riconoscibili e di lungo corso di LuciaLibri, ovvero Camillo Scaduto.
Nelle rispettive videointerviste le due esordienti si raccontano e raccontano questa loro prima volta. Lo fa Irene Bonino, astigiana d’origine, che vive nei Paesi Bassi, ed è autrice de La giraffa non c’entra, particolarissima saga familiare al femminile che si svolge tra le due sponde dell’Oceano Atlantico. «Un romanzo di invenzione – chiarisce Irene Bonino – anche se l’idea di scriverlo mi è venuta dai racconti di mia mamma, su una mia bisnonna che ha vissuto in America da bambina. La mia protagonista, comunque, non è la mia bisnonna, e l’altra protagonista non sono io, quindi non è la nostra storia…». Le due donne attorno a cui si fonda il romanzo si chiamano Caterina ed entrambe «sono accomunate – fa notare l’autrice de La giraffa non c’entra – dal fatto di non rassegnarsi a un futuro che sembra già scritto e che invece decidono di scrivere da sole…».
Si chiama Dante ed è un bambino alle prese con un’anomalia congenita (“situs inversus”, con gli organi invertiti in modo speculare rispetto al solito) e con una famiglia disfunzionale, invece, il principale personaggio del romanzo di Barbara Guazzini, Il corpo inverso. «Mi interessava parlare di un padre e di un figlio – chiarisce Barbara Guazzini – del loro forte legame sviluppato non in presenza, ma in assenza perché il padre è in carcere, e anche la madre non può occuparsi di lui…». Il piccolo attende a lungo che il genitore torni in libertà. «Sono avvocato – aggiunge l’autrice de Il corpo inverso – e conosco bene la realtà della detenzione. Il mio è un romanzo di ribaltamenti, di dissoluzione dei legami familiari, e di attesa…».
Qui il servizio con le due interviste integrali alle autrici di 8tto edizioni, buona visione
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