Si conoscono via social Nadia e Giuseppe, due anime siciliane nella nebbia milanese, nuove creature di carta di Daniela Gambino, nel suo romanzo “La scighera”. Un romanzo pienamente immerso nell’oggi, nei vocali e nelle videochiamate, un romanzo di nostalgie…
Di storie di siciliani costretti nella nebbia milanese ne avrete sentite tante in giro. Magari ne avrete anche vissute in prima persona. Ma per metterle per iscritto, per farlo con una storia allegra e amara, è necessario essere romanzieri di valore come lo è Daniela Gambino, che ama definirsi “scrittora”. Non si è negata quasi nessun genere, fra narrativa, saggistica, divulgazione, inchieste giornalistiche, la palermitana Daniela Gambino, che sette anni fa con La perdonanza (pubblicato da Laurana) aveva scritto un volume particolarmente struggente e autentico, protagonista Ludovica detta Ludo, «che pubblica libri e va a presentarli in giro per il mondo». Il nuovo ritorno in libreria di Daniela Gambino è un doppio… ritorno, perché nel 2023 Due fuori luogo di Daniela Gambino era stato candidato al premio Strega da Fulvio Abbate (sì, proprio lui, che quest’anno ha provato a scompaginare tutto, autocandidandosi). Un anno dopo il romanzo ha cambiato editore (da Jack a Revolver, per la collana Eleanor, tripudio di titoli beatlesiani) e titolo, adesso è La scighera (219 pagine, 16 euro).
Un dirigente e una pubblicitaria
Ci si commuove e ci si diverte leggendo le vicissitudini di Giuseppe, da Catania, e Nadia, da Palermo, che vivono in una odiosamata Milano, una Milano scostante e complicata, investiti dalla nebbia (“scighera” la chiamano i meneghini), immedesimandosi nelle loro vicende ai tempi dei social network e di una velocità il cui passo si tiene a fatica. Calati nelle parti e nei modelli imperanti al settentrione, modelli di competitività, soprattutto, quando rientrano nelle loro città d’origine i due si sentono a disagio. Giuseppe è dirigente di una grande azienda, mago degli algoritmi. Nadia, sul web Paturnia77 e con un gatto di nome George Clooney, è una pubblicitaria freelance. Entrambi alle prese con “turbolenze” varie, hanno il primo contatto via social, salvo capire che vivono piuttosto vicino…
Ritmi serrati, sostanze e tradimenti
Quello di Daniela Gambino è un romanzo di brevi, anche brevissimi, capitoli, pienamente immerso nell’oggi, nei vocali e nelle videochiamate, nel linguaggio e nel modo di porsi di chi anima le pagine, a cominciare naturalmente dai due personaggi principali (ma oltre a Lei e a Lui, ci sono anche Gli Altri…), alle prese la terra e le famiglie d’origine che hanno lasciato, con la nostalgia del mare (quello di Mondello per Nadia e di S. Agata Li Battiati per Giuseppe) ma soprattutto con situazioni che non avevano affatto preventivato. Iperconnessi, vivono la vita a ritmi estremi, dipendono da sostanze, si rincorrono, si allontanano, si tradiscono. Teatrali, sognatori, con le vocali aperte, Giuseppe e Nadia non sono due figure che possono facilmente farsi sopraffare dall’oblio. Di storie di siciliani costretti nella nebbia milanese ne avrete sentite tante in giro. Magari ne avrete anche vissute in prima persona.