Tra bisogni primordiali e massimi sistemi si dipanano le avventure dei protagonisti del racconto “Sedici passeggiate con Kuma” – l’autore e il suo cane – di Dario Voltolini, che si racconta in questa videointervista: “La narrativa breve è una forma d’arte sopraffina e non è vero che la gente non la richieda. Sfateremo questo luogo comune. Nel mio nuovo libro parlo di mio padre…”
«Durante il lockdown il mio cane Kuma era il foglio di via per andare un po’ in giro. E pensavo magari un giorno ne scriverò. L’idea è quella di avere un dialogante muto, è un soliloquio, è interessante dal punto di vista tecnico, narrativamente parlando. Poi è muto, ma si fa per dire, siamo noi a non capire il loro linguaggio, lui comunica con e a zampate e a leccatine di mano…». Sono le parole con cui, in questa videointervista, Dario Voltolini introduce Sedici passeggiate con Kuma (108 pagine, 4 euro), un suo racconto pubblicato da Tetra edizioni.
Una serie da collezione, quella di Tetra, con racconti lunghi, o romanzi brevi, orgogliosamente. «Il genere è ibrido – sottolinea Dario Voltolini – ma è il mio, quello per cui mi sento più portato. Io sono da testi brevi, non sono un narratore tradizionale, che costruisce romanzi con tanta trama, non è il mio primo approccio alla scrittura, apprezzo libri del genere, ma non sono tanto capace di scriverli. Per me era un invito a nozze, la misura, la collana, l’amicizia con gli editori».
Il vessillo delle short stories è sventolato da Dario Voltolini non solo come autore, ma anche come curatore della collana Pennisole per l’editore Hopefulmonster (qui abbiamo scritto di un titolo, Binari di Giorgia Tribuiani). «Prendo – osserva – il segmento leggermente superiore, nel senso che laddove Tetra richiede cinquanta-sessantamila battute, noi ne chiediamo settanta-ottantamila. Mi sento fratello di Tetra, è una battaglia comune per il racconto, quella breve è una forma d’arte sopraffina, autonoma, meravigliosa e soprattutto con un pubblico che la richiede. Non è vero che la gente non è interessata, l’arte del racconto è la nostra battaglia, c’è una casa editrice, si chiama Racconti, che fa proprio questo. Sfateremo questo luogo comune».
C’è tempo anche per accennare alla nuova imminente uscita firmata da Dario Voltolini, un libro pubblicato da La Nave di Teseo. «Si intitola Invernale – precisa – è un romanzo breve. In copertina c’è l’agnello mistico di Van Eyck, che è uno dei più grandi dell’universo, nel libro parlo degli ultimi anni di vita di mio padre, lui faceva l’agnellaio».
Qui la videointervista integrale, buona visione
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