Vito di Battista, gli inquietanti meccanismi avariati dell’editoria
La frammentazione di sé in un continuo reinventarsi esistenze che non hanno mai fine, né inizio, nel tragico gioco del solipsismo artistico. “Il buon uso della distanza” di Vito Di Battista mette in scena i mille volti dell’inganno, tra un recitato pirandelliano e innesti contemporanei tinti di noir. Camei, rimandi e pastiche letterari costellano l’universo metatestuale … Leggi tutto Vito di Battista, gli inquietanti meccanismi avariati dell’editoria
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