“Alzarsi presto (il libro dei funghi e di mio fratello)” è il più recente libro di Sandro Campani. Un testo molto personale, come racconta in questa videointervista: “Questo libro intimo era l’unico sentiero che potessi prendere, mi è servito anche a ragionare sulla mia scrittura…”
Sandro Campani, fra i migliori scrittori italiani della sua generazione, è tornato in libreria con un libro molto intimo, distante dal precedente che era un romanzo complesso e dalla vasta architettura narrativa, che gli aveva richiesto anni di lavoro ed era stato anche “oscurato” dalla pandemia, visto che era finito nelle librerie a inizio 2020. Il suo volume più recente, pubblicato ancora da Einaudi, è Alzarsi presto (il libro dei funghi e di mio fratello) (184 pagine, 16 euro); in precedenza aveva pubblicato, sempre per lo Struzzo, I passi nel bosco e Il giro del miele.
“Questo libro intimo – racconta Sandro Campani (qui un video di alcuni suoi consigli di lettura sul nostro canale YouTube) – era l’unico sentiero possibile per me, specialmente dopo la pandemia e il lockdown, non avevo energie per fare altro. Mi è servito anche a ragionare sulla mia scrittura in modo diverso, su aspetti strutturali, linguistici… Tornano i miei luoghi di sempre, ancora più reali, anche perché stavolta la persona che dice io nel libro e che racconta, sono proprio… io. Mi interessava mettermi in qualità di occhio e di testimone, al servizio di un luogo e di un personaggio. I luoghi in cui sono nato, che stavolta ho nominato e di cui ho scritto realmente, non trasfigurandoli, hanno determinato la mia scrittura, è una questione di sguardo. Nei confronti delle mie origini, di mio padre e della mia terra oscillo fra gratitudine e malinconia. Si tratta di un libro mai consolatorio, perché fa anche male, ma in qualche misura consolante…”.
Qui la videointervista integrale, buona visione