Di nuovo disponibile in libreria il libro cult di Helene Hanff, “84, Charing Cross Road”. Una corrispondenza epistolare fra una squattrinata ed esuberante scrittrice statunitense e un compassato libraio inglese. Un inno alla lettura e ai buoni sentimenti…
È bello sapere che un piccolo classico sparito dai radar delle librerie italiane, già nel catalogo di una casa editrice corsara come quella di Rosellina Archinto, torni in una nuova veste, in una nuova traduzione (firmata da Giuliana Schiavi; la precedente era di Marina Premoli), per un giovanissimo editore meridionale, messinese per l’esattezza, che ha come scopo dichiarato «la curiosità e il desiderio di conoscere e far conoscere autori che, poco o per nulla presenti nei cataloghi degli editori italiani, hanno comunque vissuto e rappresentato le metamorfosi delle forme narrative nel corso del ‘900». L’editore in questione si chiama Bordolibero e i primi titoli su cui ha scommesso meritano l’attenzione dei lettori più scafati…
La passione per i libri
Il libro a cui abbiamo fatto riferimento nelle prime righe è 84, Charing Cross Road (112 pagine, 16 euro) della scrittrice e sceneggiatrice americana Helene Hanff. Il titolo è l’indirizzo di una piccola e raffinata libreria di Londra, punto di riferimento per l’autrice alla ricerca di libri antichi e usati, possibilmente in buone condizioni e non troppo costosi, non semplici da reperire, ma possibilmente non troppo… costosi. Il volume è l’epistolario lungo una ventina d’anni (dalla fine degli anni Quaranta a quella dei Sessanta) fra la scrittrice, formatasi da autodidatta, e Frank Doel, commesso della libreria Mark’s & Co. Un dialogo d’altri tempi, fatto di fitte conversazioni scritte. La passione per la letteratura dei due protagonisti si trasformerà, alla distanza, in un’amicizia rara, in cui si intrecciano ragioni personali e professionali; un’amicizia senza lieto fine, senza cioè un incontro dal vivo a suggellarla: la scomparsa prematura del libraio porterà alla chiusura di Mark’s & Co ed Helene Hanff a rimettere in ordine quei botta e risposta su carta – alla lunga non più ordini commerciali di classici della letteratura inglese, ma pezzi di vita, di apprendistato letterario, di formazione culturale – divenuti libro, presentato anche in Inghilterra, dove non era mai potuta andare per ristrettezze economiche. Il plot è tutto qui, è stato adattato per la tv e per il teatro, ne è anche stato tratto un film più che riuscito, diretto da David Hugh Jones e interpretato da Anne Bancroft e Anthony Hopkins, nel 1987.
L’Inghilterra ai tempi del razionamento…
Cultura e umanità, inno alla lettura, perfino il gusto del desiderio e delle lunghe attese – lettere e libri non arrivavano a Helene Hanff con le tempistiche di Amazon – sono queste le principali radici di un libro che inevitabilmente continuerà a fare innamorare lettori di ogni generazione. Un’opera che riesce a essere spassosa, senza dimenticare il contesto storico del dopoguerra, critico soprattutto per l’Inghilterra («… lì da voi per via del razionamento ricevete ogni settimana due once di carne a famiglia e un uovo a persona al mese e la cosa mi sconvolge», scrive Helene Hanff, che un paio d’anni dopo aggiungerà: «Vi saluto dall’America, sleale amica qual è, che riversa milioni per la ricostruzione del Giappone e della Germania e lascia morire di fame l’Inghilterra. Un giorno o l’altro, se Dio vorrà, verrò da voi a scusarmi personalmente per i peccati del mio paese»). Su tutte si staglia la figura esuberante e spontanea della scrittrice, Helen Hanff – contrapposta al più formale, compassato e quasi sempre imperturbabile Frank – che finisce per catalizzare l’attenzione di tutti gli addetti della libreria e anche della moglie di Frank, che le scrivono, spesso per ringraziarla dei generi alimentari che fa arrivare in dono dagli Stati Uniti.
La “conversione”
La “conversione” più bella nel corso degli anni? Pur non leggendo romanzi, sottolineando a più riprese di non apprezzare le storie («Non riesco a interessarmi a cose mai successe a persone mai esistite»), Helene Hanff si fa conquistare da Jane Austen. Oltre che dal libraio, un sentimento assolutamente platonico, tanto che la scrittrice intrattiene una corrispondenza anche con Nora, moglie irlandese di Frank, e con le loro figlie. Una favola? No, una storia verissima, da tenere a casa, in libreria. Con la nuova edizione Bordolibero adesso è possibile farlo.
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