Ritroviamo l’osservazione romantica e scientifica dell’essere umano, tipica della scrittura di Annie Ernaux, anche in “Guarda le luci, amore mio”, un po’ diario un po’ inchiesta su un luogo che è osservatorio privilegiato delle contraddizioni di capitalismo e consumismo…
A metà strada tra l’inchiesta, il diario e il trattato sociologico, Guarda le luci, amore mio (112 pagine, 13 euro) di Annie Ernaux, pubblicato da L’Orma editore, conferma la straordinarietà dell’autrice francese capace, come pochi, di scandagliare l’animo umano, attraverso una osservazione romantica e, al tempo stesso, rigorosamente scientifica dell’essere umano.
Tra gli scaffali e le corsie
L’ambientazione narrativa sulla quale si contestualizza il libro è un centro commerciale in cui la vincitrice del Premio Nobel si è recata, con una certa frequenza, nel corso del 2012, osservando i comportamenti delle persone, il loro modo di relazionarsi, le diverse abitudini di spesa in questo spazio atipico, spesso snobbato dalla letteratura, ma nei fatti assurto a nuovo polo di socialità, in cui si consumano storie e intrecci di vita, imponendosi come un osservatorio privilegiato dove comprendere le fragilità e le contraddizioni della società occidentale. Tra gli scaffali e le corsie degli ipermercati, la Ernaux ci parla delle solitudini, delle frenesie e delle difficoltà di una comunità multietnica e multiculturale dove le differenze sociali ed economiche traspaiono sotto le luci artificiali dei negozi.
Il conforto effimero della tecnologia
Non manca una velata critica al neocolonialismo dei Paesi occidentali e al consumismo che ci vuole tutti consumatori e un po’ predatori, in forza di un marketing avido e opportunista. In questo luogo-nonluogo che è il centro commerciale, con un linguaggio semplice, epperò capace di cogliere dei mondi celati dietro degli sguardi e dei gesti, Annie Ernaux mette a nudo una società, quella capitalista, in cui il disagio, le debolezze e le emarginazioni ambiscono a cercare un apparente appagamento nelle promozioni e nelle novità tecnologiche, trovandovi, però, solo un conforto effimero.
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