Si torna indietro leggendo il silent book “L’onda” di Suzy Lee. Si pensa a quando si era piccoli e, sotto lo sguardo dei genitori, si sfidavano le onde del mare…
Hai mai giocato con le onde del mare? Quante volte, da bambini, abbiamo corso per sfuggire a onde alte, per acchiappare quelle più piccole, per intrecciare i nostri piedi alla schiuma, per lasciare le nostre orme e vederle – all’improvviso – cancellate?
Il silent book L’onda (40 pagine, 20 euro) di Suzy Lee (Edizioni Corraini) ci fa tornare indietro nel tempo, in quei giorni spensierati in cui vedere il mare era un momento speciale.
Un giorno di festa.
Qualcosa da esplorare con mani, piedi, tutto il corpo.
Le onde
Ci fa tornare a quel preciso istante in cui lasciavamo la mano dei nostri genitori per correre incontro alle onde. E loro rimanevano lì, indietro, a guardarci – sorridendo, mentre noi iniziavamo a combattere con le onde.
A sfidarle – chissà se riuscirà a prendermi.
A giocarci – vediamo chi è più veloce.
Certi doni
Poi un’onda più alta delle altre ci prendeva alla sprovvista e ci travolgeva.
Restavamo inermi, seduti sulla sabbia, completamente bagnati. Un po’ tristi, forse. Ma quell’onda, forte e imprevedibile, in realtà di portava anche dei doni: tante, tantissime conchiglie.
E lì iniziava una nuova avventura.
Un nuovo gioco.
Una nuova esplorazione.
I saluti
Poi, giungeva il triste momenti dei saluti.
Un addio, un arrivederci.
Una carezza a quell’acqua limpida che, per un po’, ci ha fatto divertire, sognare i suoi fondali.
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