“I risvolti della vita” di Michela Rossato è un’opera da happy-ending, in cui trionfano i buoni sentimenti. Una narrazione più fiabesca che realistica, che si fa perdonare qualche difetto…
I risvolti della vita, romanzo d’esordio di Michela Rossato, pubblicato da Pathos edizioni, è la classica opera da happy-ending, dove i buoni sentimenti e le belle persone trionfano, nonostante le asperità della vita. La trama – l’amore clandestino tra un uomo sposato ed una donna molto più giovane – è insospettabilmente trattata con la dovuta attenzione e il meritato rispetto: emerge il logorio della loro relazione segreta, le sofferenze di Ivana, i sensi di colpa di Lorenzo, le opposizioni delle rispettive famiglie.
Un rapporto e gli urti della vita
Il senso di un rapporto incerto e precario, eppure duraturo e resistente a tutti gli urti della vita, viene descritto in maniera matura, cosa che permette di perdonare una certa basicità nella scrittura – semplice, scorrevole, ma non attraente – e una narrazione che, in alcuni passaggi, diventa più fiabesca che realistica, per piegarsi alle esigenze di una storia in cui tutto, in qualche modo, deve ricomporsi, trovare uno sbocco, sciogliere qualsiasi nodo.
La vita non ha un’unica direzione
Il libro ha il merito di porre alcuni quesiti importanti senza mai scadere nel giudizio accusatorio; ma nel contempo, ha il limite di farlo in maniera semplicistica, con personaggi eccessivamente accondiscendenti e fin troppo schierati a favore dei due innamorati. I risvolti psicologici della storia d’amore descritta sono affrontati in tutta la loro complessità, però è innegabile che una certa prolissità, il ricorrere di taluni stati d’animo e alcune descrizioni abbastanza pedanti ai fini della trama, rintuzzano l’esperienza di lettura di questo libro che non ha nessuna pretesa, se non quella di ricordare come l’amore non sia una convenzione e la vita non abbia un’unica direzione.