La potenza emotiva di “Se i gatti scomparissero dal mondo” di Kawamura Genki – libro gentile e con pagine di amore assoluto – ha il suo culmine nell’epilogo. Per il protagonista, un postino ammalato di tumore, si susseguono prima un patto col Diavolo e poi al consapevolezza che un’esistenza fatta di sottrazioni perde di senso e significato
Se i gatti scomparissero dal mondo (176 pagine, 10 euro) di Kawamura Genki, edito da Einaudi, è un libro gentile che, sebbene non abbia nell’originalità il suo punto di forza, conserva comunque il pregio di miscelare ironia e malinconia, in un continuo crescendo dove la potenza emotiva del testo trova il suo epilogo nelle pagine finali. Apparentemente leggero e senza alcuna intenzionalità didattica, Genki riesca invece a combinare pagine di amore assoluto, in cui i ricordi del protagonista – un giovane postino ammalato di tumore a cui il Diavolo consentirà di allungare la vita per ogni oggetto o essere vivente che lui deciderà di cancellare dalla faccia della terra – definiscono un excursus biografico nel suo vissuto, da cui evincere le fragilità, i rimpianti e persino i rancori che lo hanno segnato.
Posticipare la morte
La surreale possibilità di posticipare il giorno della morte, facendo di volta in volta scomparire qualcosa, rappresenterà il punto di caduta di una riflessione a tutto tondo sulla società e sull’impatto che ogni cosa produce nelle vite di ognuno, fino a raggiungere la consapevolezza che un’esistenza fatta di sottrazioni perde di senso e di significato.
Cosa vale davvero
Di fronte alla ineluttabilità della propria dipartita, troppo prematura e troppo inspiegabile, il protagonista, all’interno di quella che si può considerare una fiaba moderna, scoprirà l’importanza di quanto ha davvero valore, comprendendo la priorità di certe relazioni e la necessità di chiudere dei cerchi per sigillare, in maniera compiuta, onesta e dolce, la curvatura del proprio destino che, per quanto beffardo, ha saputo comunque riservargli attimi, persone e situazioni di luccicante poesia.
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