I “sette libri per l’autunno” di… Anna da Re

“Austerlitz” di G. W. Sebald (Adelphi)

Questo, confesso, l’ho dovuto leggere due volte prima di capirlo davvero. La prima volta l’ho letto in inglese, e l’ho letto come qualsiasi romanzo, pagina dopo pagina seguendo la storia. La seconda volta l’ho letto in italiano, con lentezza. E credo che la lentezza sia parte necessaria di questa lettura. Che fa un po’ male, ma fa anche capire tante cose. Che ci ricorda che è il racconto di se stessi e della propria storia, e quindi le parole necessarie, a tenerci in vita e a renderci umani.
sebald

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