Libri di scrittori senza tempo e di autori contemporanei nella selezione di Fuani Marino, autrice di “Svegliami a mezzanotte” (ne abbiamo scritto qui). Sette consigli nel solco di una serie che coinvolge addetti ai lavori, a vario titolo del mondo editoriale…
Naturalmente i libri che mi piacerebbe consigliare sono molti più di sette, ma dal momento che il tempo a nostra disposizione è limitato mi limito anch’io a fare una selezione in ordine sparso.
“Diario” di Anne Frank (Mondadori)
È stata la prima lettura che ho scelto autonomamente da ragazzina e attraverso la quale ho sperimentato il piacere di leggere, di conoscere – e la possibilità d’identificarmi – in una vita diversa dalla mia. Oltre a essere un’importantissima testimonianza, rappresenta un ottimo esempio di letteratura non fiction nonché l’unico diario di una tredicenne pubblicato postumo.
“Il mio anno di riposo e oblio” di Ottessa Moshfegh (Feltrinelli)
Un libro che parla di perdita e dolore e di strategie (anche estreme) per farvi fronte. A dispetto delle apparenze racchiude secondo me un messaggio positivo e ne ho tratto una grande serenità.
“Tempesta madre” di Gianni Solla (Einaudi)
Rappresenta senz’altro uno dei migliori libri italiani pubblicati negli ultimi tempi. Impossibile non appassionarsi alle vicende del piccolo Jacopo e della segretaria, nella quale devo ammettere di essermi identificata non poco.
“Madame Bovary” di Gustave Flaubert
Un classico che rappresenta un modo di essere (vedi Bovarismo) in cui purtroppo o per fortuna m’identifico. Racconta di una donna, di una sognatrice, che non riesce a calarsi nella realtà e che per questo costruisce la sua stessa rovina.
“Yoga” di Emmanuel Carrére (Adelphi)
Non si tratta del libro migliore di Carrére ma mostra perfettamente due cose: quanto scrivere non fiction sia diventato complicato (e per certi aspetti incompatibile) con la necessità di preservare la privacy altrui; e quanto raccontare della propria vita possa avere un peso politico, soprattutto se si é un famoso scrittore francese che dichiara di essersi sottoposto a elettroshock con ottimi risultati.
“Casa di bambola” di Henrik Ibsen (Einaudi)
Nel caso in cui ci venissero dei dubbi sul fatto che anche la drammaturgia è letteratura.
“Settantacinque poesie” di Constantinos Kavafis (Einaudi)
Tutti noi rischiamo continuamente di fare della nostra vita una “stucchevole estranea”, e questa raccolta di poesie può forse aiutarci a evitarlo. Non riesco a leggere molti testi poetici ma questa raccolta è fissa sul mio comodino.
È possibile ordinare questi e altri libri presso Dadabio, qui i contatti