La malinconia di fondo nell’esistenza di un artista di successo, che s’immerge nella sua solitudine e nelle sue opere, unico ambiente possibile in cui poter abitare. “La carta e il territorio” di Michel Houellebecq è un libro che chiunque dovrebbe avere…
Ne La carta e il territorio (400 pagine, 16 euro) di Michel Houellebecq, edito da La Nave di Teseo, tutta l’opera ruota intorno alla figura di Jed Martin, artista di successo, la cui vita consente all’autore francese di rappresentare tutta la condizione umana, con la sua consueta capacità di cogliere aspetti, fragilità e tendenze che in pochi altri riescono a descrivere.
Il padre e una donna
Nella trama del libro, che ci racconta dell’esistenza di questo artista attraverso il rapporto con l’anziano padre e l’amore con una bellissima donna di nome Olga, c’è spazio anche per lo stesso Michel Houllebecq, al quale Jed Martin si rivolge per invitarlo ad una sua mostra. Più che la storia in sé, in cui si è coinvolti persino nella ricomposizione di un delitto, a colpire è come sempre l’analisi spietata, didascalica e lucida dell’uomo e del suo stare in un mondo secolarizzato, dove il denaro, l’amore, la famiglia, il lavoro diventano nuovi paradigmi di come abitare il pianeta.
Pesantezze esistenziali
Nelle opere di Houellebecq serpeggia ogni volta una malinconia di fondo, una cruda accettazione di quanto avviene. Il protagonista di questo libro sembra ritirarsi dalla vita per immergersi nella sua solitudine e nelle sue opere che diventano l’unico ambiente possibile in cui poter abitare. La lettura de La carta e il territorio rappresenta la disanima di una commedia umana in cui ogni personaggio lascia trapelare la propria pesantezza esistenziale. Si impara molto da queste pagine: da un punto di vista emotivo, ma anche culturale, per quello stile da “ipertesto” che caratterizza la produzione di Houllebecq. Forse non l’opera migliore, ma sicuramente un libro da avere nella propria biblioteca.
È possibile ordinare questo e altri libri presso Dadabio, qui i contatti