Ambientati tra Alabama, Montana, Utah e Mississipi, con protagonisti iconici pur nella loro ordinarietà i racconti di Rick Bass, raccolti ne “Cane da petrolio”, traggono il loro respiro dalla fine del mondo. Storie che si spingono oltre i confini umani…
Andare al cuore delle cose, raggiungere quel nucleo incandescente che, per essere scoperto, aspetta in un luogo sotterraneo, come la culla sepolta di un lago ghiacciato. È questo che fa Rick Bass attraverso la parola, attraverso le sue storie che si spingono oltre gli umani confini, tese ad abbracciare un orizzonte invisibile e palpitante, inconfutabile come il codice genetico, come l’impronta che rimane impressa nel suolo dopo dieci milioni di anni di sopravvivenza e istinto.
La vita in un istante
Ambientati tra Alabama, Montana, Utah e Mississipi, con protagonisti iconici pur nella loro ordinarietà – figure eremitiche di pugili, vigili del fuoco, cercatori di petrolio, addestratori di cani, giganti controversi, maestre di provincia, giovani sirene che stazionano oltre il limite dell’adolescenza – i racconti di Rick Bass (dodici in Cane da petrolio, 230 pagine, 16 euro, traduzione di Silvia Lumaca per Mattioli 1885) traggono il loro respiro dalla fine del mondo, nel luogo dove l’insostenibile blu che corre sotto il ghiaccio si incontra con la fosforescenza bruciante del fuoco che portiamo con noi.
La vita, condensata dentro a un unico, infinito istante, si esplica nella morte del tempo per come lo conosciamo, e sublima nella possibilità di perpetuare quella sua scintillante bellezza:
Come se, appena prima di bruciare, l’essenza stessa di tutti gli oggetti emanasse una certa chiarezza.
Quegli attimi che muoiono
Rick Bass quegli attimi che muoiono li vede con esattezza e ce li offre per mezzo della parola che rovescia sulla carta, amplificando il processo vitale a cui prendiamo parte mentre la luce lunare che accende la montagna ci attraversa o emergiamo dal legno marcio di un relitto, dispersi come naufraghi che si amano, circondati dai resti dei marinai che furono, alla deriva in mezzo alle secche di un delta millenario e sbiadito.
In questi momenti l’eternità si manifesta, presente, passato e futuro uniti in una sola, impetuosa corrente che ci stravolge, l’acqua profonda in cui ogni volta desideriamo annegare solo per essere salvati.
In questi attimi ogni cosa nel creato diventa intelligibile, i nostri sensi si amplificano in un ultimo, estremo sforzo, e noi cogliamo il fremito che percorre la terra per chilometri, il respiro dei pesci che risalgono le correnti ghiacciate, e la rotazione silenziosa del pianeta che abitiamo.
Alto calibro
In questi attimi moriamo e continuiamo a morire, colti da uno stato di grazia che si riflette sulla superficie di ogni cosa e che ci illumina dall’alto, dandoci conto di una complessità impetuosa che ci incendia e ci consuma.
Non capita spesso di incontrare una letteratura di così alto calibro, che penetra il cuore inaccessibile delle cose e ne registra la frequenza massima lasciando che, per un deflagrante, interminabile istante, combaci esattamente con la nostra.
Ma, quando capita bisogna dirlo e Rick Bass è a capo di questo tipo di letteratura.
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