Pioggia e, poi, neve sul Vesuvio. E poi sette suggerimenti di lettura firmati Sandro Di Domenico (nella foto di A. Salzano), autore di “Pescirossi e pescecani” (ne abbiamo scritto qui). Solo titoli splendidi, fra autori “maledetti” e “sudamericani”…
Ieri a Napoli ha piovuto un giorno intero. Pioggia fine, cattiva dal mattino. Di quella che si infila.
Non succede spesso. Per fortuna. Quando succede, come sa chi ha letto «Malacqua», non è buon segno.
Fortunatamente, a sera, la pioggia si è trasformata in neve.
E stamattina aprendo la finestra è comparso il Vesuvio tutto elegante, vestito di bianco, per la messa della domenica di Carnevale.
E questo non può essere cattivo segnale.
La chiamerei più «pazzaria», che prelude all’arrivo di marzo e dei sette libri di Primavera che mi sento di consigliare.
“Il capitano è fuori a pranzo” di Charles Bukowski (Feltrinelli)
O meglio «Captain is out to lunch». La frase con la quale Charles Bukowski negli ultimi anni di vita, quando era ormai considerato un guru, e la sua casa meta di peregrinazione dei lettori, si liberava degli scocciatori. Un testamento definitivo, scritto sulla tazza del water credo. Motivo che lo rende assolutamente onesto, indispensabile, reale.
“1933. Un anno terribile” di John Fante (Einaudi)
Ok, voi pensate che il 2022 sia un anno terribile. E forse l’avete pensato anche del 2021, e del 2020. Allora forse vi farà piacere sapere che per John Fante l’anno terribile è stato quello in cui ha desiderato a tutti i costi… No, niente. Anche io come voi odio gli spoiler. Perciò vi disegno un ponte 1933-2022 per farvi sapere che non siete soli. E affogare i dispiaceri in un libro, insieme.
Calendario Atlante De Agostini 2021 (De Agostini)
Ecco, io credo che sia inutile visti i fatti recenti andarsi a comprare il 2022. Vi basterà questa guida imprescindibile alla storia, geografia, religione, monete, confini… Chissà perché dico proprio confini del mondo. Com’era nel 2021 è scritto lì. Magari la trovate su Vinted o Libraccio a poco. Voi tenetela sul comodino che domani magari la rivendete a cento volte il suo valore. E nel frattempo la consultate. Se le password ancora funzionano vi si apre un mondo anche su www.deagostinigeografia.it online. Ascoltate un cretino.
“Ribelli, sognatori e fuggitivi” di Osvaldo Soriano (Einaudi)
La mia edizione tirata fuori dal Manifesto e comprata da qualche incompetente su Ebay – grazie a Dio – sta fiorendo esattamente come la primavera. Mi guarda così da sopra al giradischi e mi sembra un motivo, insieme al nome di Osvaldo Soriano per consigliarvela. NB. Se non siete feticisti come me anche un’altra edizione va bene.
“È finito il nostro carnevale” di Fabio Stassi (Minimum Fax)
Io non so come Fabio Stassi abbia scritto questo libro. Sotto l’influsso di quale sostanza o la protezione di quale santo nume. So soltanto che lo vorrei leggere mille volte e ne vorrei vedere tratti mille film. Si stanno avvicinando i mondiali di calcio – del Qatar (?!) – ma non serve essere appassionati per amare questo libro pieno di sentimento e di vita. In tutto identici ai primi mesi caldi dopo l’inverno e il carnevale.
“Il profeta” di Kahlil Gibran
L’avete già letto? Bene, scusate. Non l’avete letto? Mi sembra il momento storico più adeguato per guardare le cose con una certa filosofia.
“La pattuglia dell’alba” di Don Winslow (Einaudi)
Io non so se c’arrivo sano ad aprile. A questo punto è una domanda che ci stiamo ponendo in tanti. Ma io sogno d’arrivarci, rimettermi a guardare i miei Dvd di Magnum, P.I. e più o meno fare la vita della pattuglia dell’alba. Avete presente Montalbano che al mattino piglia e va nuotare. Va be’, anche Magnum se per questo. Prendete tutti e due e moltiplicateli al più che quadrato. Cazzo di don Wislow, pure schierando i pezzi da Novanta non lo batti. L’unico modo per sgonfiarlo sarebbe trovare un prete scozzese di nome Winslow e andarlo a intervistare ponendogli domande sui libri come se fosse lui il don Winslow originale. E magari lo è, che ne sai.
È possibile ordinare questi e altri libri presso Dadabio, qui i contatti
