Cosa accade nella mente di un poeta? Quanto di volontario e involontario si agita nella scrittura? Il poeta è Rimbaud e le “Illuminazioni”, così come le conosciamo, sarebbero un testo perfettamente anagrammabile in un secondo testo poetico, per di più ricco di riferimenti biografici alla vita del poeta… Un giallo neurolinguistico, e un libro introvabile in omaggio, buona lettura
Un folletto superdotato con una memoria ipertrofica naturale, e la capacità automatica di attingervi elaborando testi multipli, sovrapposti, ancora oggi aperti a lettura e interpretazione.
Uno studente irregolare, in apparenza sempre disattento, che compensa quelle che per altri sono lacune e per lui soltanto passaggi saltati o abbreviati, perché scontati e già accolti e ben disposti in mente.
Recentemente, Cosimo Amantonico (lunga carriera di francesista universitario, specialista del Teatro del Seicento e di letteratura Otto-Novecentesca) ha esposto una sua ricerca di durata pluriennale, rivelando una componente finora del tutto impensabile, tanto che ha sollevato più silenzi e perplessità che non nuova attenzione, intendo disponibilità ad ascoltare.
Cosimo Amantonico, particolarmente attento e abile a individuare allusioni, giochi di parole e scrittura anagrammatica, ha praticato un sistema di identificazione e di successivo controllo di un testo che si sta mostrando sotto doppia scrittura: quella biblio-confermata e un’altra, nascosta ed equivalente.
Ciò che ci può essere di casuale in una parola trasformata o ricomposta – come dire un gioco involontario e sorridenti sorprese – cambia radicalmente quando prende luce un sistema di registrazione o scrittura che ordisce una intera frase e, ancora più, un intero poema.
Passando di sorpresa in sorpresa Amantonico si trova a prima sospettare e poi individuare strane coincidenze e infine ad affrontare la ricostruzione di diversi poemi in prosa di Illuminations, partendo dalle versioni accreditate.
Va ricordato intanto che questa raccolta conta una impressionante serie di letture e interpretazioni, complesse quanto l’assoluta novità dei testi, che vengono posti all’origine della poesia moderna avendone totalmente modificato (come si dice modificazione in genetica evolutiva) la sintassi.
Ora, concretamente, c’è anche un secondo testo.
È come dire che grattando una pergamena, o staccando un affresco, si scopre un’altra opera. Allo stesso tempo ancor più si scopre il funzionamento raro, estremo ma non insolito, di una mente del tutto particolare. A questa corrisponde coerentemente un derivato linguistico, che ha sorpreso, disorientato, lettori e interpreti.
Arthur Rimbaud insomma non è solo il poeta di tanto spazio nella storia letteraria, o il grande variatore di dinamiche verbali, è il testimone di un rapporto linguistico estremo ora osservabile nel palinsesto delle Illuminations, occultato in anagrammi.
L’obbligo e la cautela
Prima di un esempio significativo va segnalato che alla domanda se valesse la pena o se fosse il caso di esporre la scoperta (dubbi reali), la risposta è stata affidata al titolo del libro: Atto dovuto. Rimbaud. Illuminazioni (Crav – B.A. Graphis, Bari 2011).
L’illusione dello scrivere un libro viene di solito superata per convenzione antica e in diversi modi giustificabile.
Per contro l’incapacità di leggere mi sembra ancora in cerca di giustificazioni.
Non c’è un testo vero e uno falso (né alternativo) delle Illuminations, c’è invece il tessuto di parole di cui si vestono la memoria e i fatti, che stanno nella storia.
La coincidenza dei due testi, di parole diverse ma con gli stessi segni, a fronte degli eventi mentali o fisici della persona, arricchisce il palinsesto psichico e letterario dell’Autore.
Per esempio
Un unico esempio qui, il testo di «Démocratie», mostra il doppio tessuto linguistico, non preordinato dalla persona di Arthur Rimbaud, nella sua non volontaria – al limite automatica – tessitura anagrammatica.
Vengono riportati: 1. Il testo bibliograficamente attestato; 2. Il testo messo in chiaro da C. Amantonico; ambedue sono accompagnati dalla relativa traduzione di base.
1.
Démocratie
«Le drapeau va au paysage immonde, et notre patois étouffe le tambour.
«Aux centres nous alimenterons la plus cynique prostitution. Nous massacrerons les révoltes logiques.
«Aux pays poivrés et détrempés! — au service des plus monstrueuses exploitations industrielles ou militaires.
«Au revoir ici, n’importe où. Conscrits du bon vouloir, nous aurons la philosophie féroce; ignorants pour la science, roués pour le confort; la crevaison pour le monde qui va. C’est la vraie marche. En avant, route!»
[Democrazia. La bandiera va verso il paesaggio immondo, e il nostro gergo soffoca il tamburo. Nei centri alimenteremo la prostituzione più cinica. Massacreremo le rivolte logiche. Nei paesi speziati e zuppi! — al servizio dei più mostruosi sfruttamenti industriali o militari. Arrivederci qui, ovunque sia. Coscritti di buona volontà, avremo una feroce filosofia; ignoranti nella scienza, scaltri nelle comodità; esplosione del mondo che avanza. Ecco la vera strada. In cammino, avanti!]
Il testo anagrammato
2.
Écidé à mort
«Sa jambe droite trop vite amputée par (des) fous a foutu le malade en agonie.
«Rilly. On s’étonne qu’un cancéreux supporte assis mutilation. Sœur craint qu’on vole ses grosses malles.
«Mutilé, empestant merde et pourriture, le souci est pour six tex(t)es dépariés laissés pavillon Siv(r)y à Issodoun.
«Soissons. On loue un pullman-car pour Laon-Rocroi, où on n’arrive qu’à midi. Il veut crever par raccourci coup de pistolet, va être inhumé à côté Vitalie. On confie a Isa chronographe, burnous, volontés frère.
[Straziato a morte. La sua gamba destra troppo presto amputata da dei pazzi ha gettato l’ammalato in agonia. Rilly. Sorpresi che un canceroso sopporti seduto mutilazione. Sorella teme che non rubino le sue grosse valigie. Mutilato, ammorbando di merda e di cancrena, la preoccupazione riguarda sei testi scompaginati lasciati al padiglione di Sivry a Issodoun. Soissons. Affittiamo una carrozza per Laon-Rocroi, dove si arriva solo a mezzogiorno. Lui vuole crepare per farla breve un colpo di pistola, sarà sepolto accanto a Vitalie. Sono affidati a Isa cronografo, barracano, le volontà del fratello.]
La decifrazione mostra elementi autobiografici legati ai problemi di salute e morte della sorella Vitalie (e premonizione della propria, per le stesse ragioni), in un viaggio nel centro e nord-est della Francia (luoghi citati), l’affidamento di manoscritti a Ch. de Sivry, e di alcune volontà all’altra sorella, Isabelle.
La storia bibliografica, documentale e la parte autobiografica di «Démocratie» è in assoluto fra le più complesse; questo secondo testo, appare come una complicazione in più. È comunque reale.
Atto Dovuto di Cosimo Amantonico è ormai introvabile. Per gentile concessione dell’autore è possibile scaricare il libro qui in formato pdf