Un libretto di istruzioni contro gli amori tossici, protagonista una guida turistica abituata a condurre turisti fra le bellezze naturali e artistiche della Sicilia. Ne “L’inferno di Narciso” di Paola Pottino, Carmen si imbatte in un narcisista patologico, un amore folle e ossessivo che amore non è…
L’inferno di Narciso (150 pagine, 16 euro) di Paola Pottino, pubblicato da Torri del Vento, è il puro realismo di amori tossici. Non è un semplice romanzo sulle vicende vissute da Carmen: è un vademecum, un libretto di istruzioni per destreggiarsi tra gli errori e orrori che potremmo incontrare. Ossia, per riconoscere chi è il narcisista. Perché ci trascina nella sua malattia. E come liberarsene.
Il tutto narrato con una sensibilità e con una penna leggera – e al contempo struggente – tipica di quelle persone che amano il bello. E che il bello cercano. E che di bello si circondano. La penna di Paola Pottino.
Guida turistica a caccia di bellezza
Non è un caso che Carmen sia una guida turistica e che porti i suoi clienti tra le maestosità naturali e artistiche di quella bella e disperata isola che è la Sicilia.
Non è un caso che Carmen si lasci trascinare dalla bellezza dalla maestosità di una storia che schizza nei cieli come un gioco d’artificio bellissimo, ma di cui presto restano solo polvere e macerie.
E Carmen, sommersa da quelle macerie – che non sono altro che scorie di un uomo narcisista patologico – riesce a riemergere.
I ricordi del passato, della famiglia, dei genitori, delle tante case in cui ha vissuto, delle amiche che l’accompagnano e che ha perduto, si intrecciano con la figura di un uomo pericoloso e malato – pericoloso perché fortemente malato.
Un amore malato, una voragine di dolore
Un amore folle e ossessivo, che in realtà amore non è ma che trascina Carmen nello sconforto: perché una donna buona come lei, che non ha mai saputo riconoscere la malvagità del mondo, che si è sempre circondata di bellezza, è caduta in questa voragine di dolore?
Carmen reagisce perché, come dice la sua stessa psicoterapeuta, è una ribelle. Reagisce e inizia a incontrare, per caso o per fato, tante donne che hanno vissuto o stanno vivendo le sue stesse esperienze. E da lì, con il frutto della propria esperienza, tanti moniti, tanti suggerimenti e dettagli da notare, su cui soffermarsi, per sottrarsi dal narcisista che potremmo incontrare in qualsiasi momento.
Non resta che rialzarsi
Non so quanto di questo romanzo sia autobiografico, in che percentuale la vita di Carmen coincida con quella dell’autrice. Quello che so per certo è che Paola Pottino è in tutte le pagine: nell’amore per il buon vino e per le amicizie vere, nella costante ricerca del mare e nella passione per il suo lavoro, fatto di arte e parole. C’è, in tutte le pagine, quell’animo buono e limpido di Paola Pottino che, come Carmen, non ha mai pensato possibile che il mondo fosse pieno di malvagità. Perché non c’è spazio per la cattiveria in chi cerca il bello e in chi crede e continua a credere, nonostante tutto, nell’amore.
Non c’è un perché: è andata così.
Non resta che rialzarsi.
Ma prima, Carmen vuole vederci chiaro e dare una risposta ai suoi mille perché.
Ecco quindi, una guida a come sopravvivere a (o, ancor meglio, a come evitare) un narcisista.