Un romanzo poetico e spietato come solo la vita sa essere, pieno di cicatrici e salvezze, di silenzi e, nonostante tutto, di occasioni, colmo di umanità. L’ha scritto Clelia Lombardo e si intitola “Cadere, volare”. Protagonista una giovane insegnante in bilico tra il suo mestiere in una zona di frontiera e un amore che potrebbe cancellare i traumi del suo passato…
Insegnante, instancabile operatrice culturale a Palermo e narratrice che al debutto mostra una vocazione robusta all’arte del racconto. Clelia Lombardo non è al primo libro, ma al primo romanzo sì e dimostra idee chiare, mano ferma, nel ritrarre anime e situazioni, coraggio, nessuna scorciatoia, nessuna banalità. Il volume, pubblicato da Avagliano, è intitolato Cadere, volare (224 pagine, 16 euro). Come l’autrice anche la sua protagonista, la trentenne Nives, insegna. Ma l’equazione secondo cui entrambe si possano sovrapporre sembra peregrina… Molti suoi alunni sono problematici e fanno i conti con esistenze o famiglie turbolente. La quotidianità scolastica (alle porte di Palermo, in un contesto socialmente difficile) non è però il solo asse portante del libro. A capitoli alternati, i riflettori sono puntati anche sul privato di Nives, fra sentimenti e decisioni da affrontare, a cominciare dalla proposta di matrimonio fattale dal suo Salvo.
Insegnare, imparare
Quella che pennella Clelia Lombardo (nella foto di Nicola Romana) è una tela in chiaroscuro, in cui buio e luce non prevalgono l’uno sull’altra. Un filo sottilissimo separa i due estremi, colori opposti, da una parte la caduta, dall’altra il volo. Un filo altrettanto trasparente delimita la sua vita da prof di frontiera (che cerca di vivere pienamente, coerentemente e fino in fondo il proprio mestiere) e quella strettamente personale, sentimentale. Una prof che è tale non solo insegnando, ma spesso anche imparando, dagli studenti, dalle vite difficili in cui sono immersi.
Quei traumi del passato
Quella con Salvo non è una storia semplice, è una scoperta, una battaglia, un’avventura per nulla scontata, contraltare del suo essere insegnante. Dopo le tempeste del passato, l’uomo che vorrebbe sposarla è davvero un approdo confortevole, un rifugio colmo di amore? Non è facile pensare a volare dopo essere caduti. E allora Nives tentenna, riflette, cerca di comprendere. Eppure volare sembra una questione di cadute, come se ciascuna di esse fosse una rincorsa. La giovane insegnante ha messo tanto spazio e tempo fra sé e i traumi vissuti un tempo, a cominciare da quello che giovanissima l’ha resa orfana di madre. E adesso il presente la chiama a una scelta.
Fra cicatrici e salvezze
Clelia Lombardo ha scritto un romanzo poetico e spietato come solo la vita sa essere. Pieno di cicatrici e salvezze, di silenzi e, nonostante tutto, di occasioni, colmo di umanità. Con pochissime certezze, su tutte la libertà di scegliere con coraggio e quella di essere altruisti: ad esempio la libertà di decidere di dar priorità ai suoi ragazzi, di non abbandonarli, di provare a mettere ordine nel loro mondo, a costo di mettere in discussione un amore, che è amore sebbene sia sfuggente e non sempre presente.
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