Scomparse, esorcismi, indagini. Adriano Angelini Sut, con “Imago Lux” regala un libro avvincente che non molla mai il lettore. Pagine che, con precisi rimandi storici, e attraverso la storia di una ragazza di buona famiglia, Eva, invitano a riflettere sul libero arbitrio dell’uomo
Questo è uno di quelli. Di cosa sto parlando? Di quei libri che, una volta, cominciati, non vorresti mai smettere. Imago Lux (304 pagine, 15 euro), di Adriano Angelini Sut, edito da Ensemble, è un’opera magnetica, che ti afferra senza lasciarti mai veramente andare. Il merito è certo di una scrittura che non si perde in fronzoli, ma che al contrario arriva dritta al punto, in maniera diretta e asciutta.
Una trama diabolica
Il vero pezzo forte è la trama, un condensato che si immerge nel mondo dell’occulto, del satanismo, dello spiritismo, pur conservando la freschezza e la seducenza del noir. Da Roma sino all’Occitania francese, la storia di Eva, una ragazza di buona famiglia che, suo malgrado, sarà invischiata in una trama diabolica nella quale cadranno prima la sorella Liliana e successivamente la nipote Giulia. Pagine dense di cultura, con precisi rimandi storici, affascinano il lettore in una lettura che si fa via via pericolosa e intrigante, dove l’eterna lotta tra il Bene e il Male diventa il piano di lavoro sul quale gli avvenimenti si rincorrono.
Tra paura e riflessione
Lungo un arco temporale di quasi cinquant’anni le vicende narrate si impregnano di possessioni, misteriose scomparse, esorcismi e indagini per scoprire la verità dei fatti. Rimanere indifferenti è praticamente impossibile. Angelini Sut ci consegna un libro avvincente che talvolta spaventa, ma che soprattutto fa riflettere: nel dualismo tra Dio e Satana, l’uomo diventa artefice del proprio destino. Il suo libero arbitrio diventa la spada con la quale può salvarsi. Oppure la corda con cui è libero di impiccarsi.
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