“Una storia semplice” è l’ennesima lezione di Leonardo Sciascia, letta dall’attore Sergio Rubini in una versione audio imperdibile. Un romanzo in cui i colpevoli restano impuniti rivelando il disincantato pessimismo dell’autore
Una storia semplice, ovvero come scrivere un saggio sulla giustizia terrena – molto terrena … – con l’immediatezza di un giallo e il tocco ironico di un artista. Così Leonardo Sciascia ha fatto lezione ai romanzieri, non solo di Sicilia. Un audiolibro, prodotto dalla Emons (59 minuti, 7.74 € in download o 12.90 in CD) e affidato alla convincente interpretazione di Sergio Rubini, rende oggi quella lezione in tutta la sua incisività. Omaggio a Sciascia, a pochi mesi dal centenario della sua nascita.
Il suicidio che era un omicidio
In un ufficio di polizia si consuma una strana inchiesta per omicidio, che il questore avrebbe voluto liquidare per suicidio e un commissario liquidare del tutto. Il fiuto di un brigadiere, origini contadine, scarpe grosse e cervello fino, impedisce che la “storia semplice” venga sbrigativamente archiviata. Indagando sulla morte di un ex diplomatico, scopre quindi indizi che convergono su una clamorosa verità: l’assassino è il suo diretto superiore. L’epilogo è (amaramente) tragicomico: tragico perché il commissario, in una sorta di duello rusticano, tenta di assassinare il suo accusatore ma resta ucciso; comico perché procuratore-questore-comandante dei carabinieri decidono di “salvare le apparenze” marchiando a fuoco l’accaduto come un “incidente”. E funerali solenni per il commissario.
Mai un lieto fine
Alla pari di A ciascuno il suo, altro capolavoro di Sciascia, qualcuno classifica Una storia semplice nella casella dei polizieschi. Anche in questo caso, però, manca il lieto fine. I colpevoli restano impuniti rivelando il disincantato pessimismo dell’autore, tra i primi a (tentare di) fare breccia nel muro di silenzi e miserie che imprigiona la Sicilia in un destino di regresso. Non è per forza mafia, ma è sempre cultura mafiosa.
La voce
Mai facile leggere agli altri, “comunicare”, un libro. Sergio Rubini lo ha fatto alla perfezione conservando, anzi esaltando quella fluidità di narrazione che è un tratto essenziale nell’opera del “Maestro di Regalpetra”. Breve romanzo, quello di Sciascia. Dura meno di un’ora, dunque, la fatica di Rubini ma tanto basta per ribadire la meritata notorietà di cui gode. Già impegnato con Emons per Cecità di Jorge Saramago, La forma dell’acqua di Andrea Camilleri e Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi, l’attore e regista pugliese – non è certo necessario essere siciliani per dare magnificamente voce a Sciascia e Camilleri … – convince ancora. Alla prossima, allora.
Ascolta un brano da Una storia semplice nella versione di Sergio Rubini