Calasso, dove non c’è forma non c’è letteratura

“Come ordinare una biblioteca” di Roberto Calasso è il viaggio sentimentale di un lettore vorace e acquirente compulsivo di libri. Un po’ memoir un po’ saggio, tra curiosità, aneddoti e nessuna certezza sull’atto vitale di possedere e leggere volumi

Un mito vivente dell’editoria scrive un libro che idealmente si ricollega ad altri due suoi pubblicate nella Piccola Biblioteca Adelphi, Cento lettere a uno sconosciuto del 2003 e L’impronta dell’editore del 2013. Bibliofilo ed erudito, oltre che scrittore ed editore, Roberto Calasso sviscera l’atto vitale del possedere e leggere libri, in un volumetto concepito in edizione limitata un paio d’anni fa, da inviare agli amici di Adelphi con gli auguri di Natale, e adesso nel mare periglioso delle librerie, in edizione accresciuta.

Acqua nel deserto

Il viaggio sentimentale di un lettore vorace e acquirente compulsivo («Essenziale è comprare molti libri che non si leggono subito. Poi, a distanza di un anno, o di due anni, o di cinque, dieci, venti, trenta, quaranta, potrà venire il momento in cui si penserà di aver bisogno esattamente di quel libro») si sposa con la ricerca delle corrispondenze e delle affinità elettive fra i libri. La lettura di Come ordinare una biblioteca (127 pagine, 14 euro) è un sorso d’acqua fresca per chi percorre deserti, uno dei quali è in questa osservazione di Calasso:

Ormai gli scrittori sono considerati come un settore dei produttori dei contenuti e molti se ne appagano. Ma questo presuppone l’obsolescenza della forma. E dove non c’è forma non c’è letteratura.

Non un ordine, piuttosto il caos

Calasso non concede certezze o parole definitive sull’arte di accumulare e leggere volumi. Non indica un ordine, piuttosto il caos. Un po’ memoir, un po’ saggio, questo libretto di Calasso si accende di aneddoti personali, risplende di spigolature, di curiosità piccole che sembrano non sposarsi con l’alone di austerità che circonda lo scrittore-editore. Fra macchine da scrivere leggendarie e libri introvabili recuperati anche in qualche bancarella, si legge un’avventura dal fascino irresistibile e si comprende un po’ di più cosa significa essere Roberto Calasso. Uno, che fra le tante altre cose, vela i libri – occultandoli ai visitatori indiscreti con una speciale carta velina, il pergamino.

È possibile acquistare questo volume in libreria o qui.

Un pensiero su “Calasso, dove non c’è forma non c’è letteratura

  1. Mimmo dice:

    Il recensore ha tralasciato che Calasso deride amaramente il formato ebook, che non è un libro, ma una pallida parodia. Strano, leggendo la bio. ( Del recensore)

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