Ne “La prigione della monaca senza volto” di Marcello Simoni tornano fra Girolamo e padre Capiferro e indagano sulla scomparsa di una religiosa. Un’indagine che porterà molto lontano. E oltre la versione cartacea è già disponibile l’audiolibro, con la voce dell’attore Giorgio Marchesi. Ne anticipiamo un assaggio audio
Uno ha la pipa, l’altro no. Entrambi indagano su delitti efferati, apparentemente inspiegabili, preferendo l’arma della ragione alle armi “tout court”. Non parliamo, però, di Sherlock Holmes e del dottor Watson. Neppure del loro “papà” Arthur Conan Doyle. L’autore è Marcello Simoni, le sue “creature” sono fra Girolamo Svampa e padre Capiferro, protagonisti di un’avvincente serie di gialli storici ambientata nel cupo ‘600 italiano. La prigione della monaca senza volto è l’ultimo lavoro in ordine di pubblicazione, disponibile sia in edizione cartacea (392 pagine, 13 euro) per Einaudi, che su audiolibro (durata 9 h e 17 m, 9.90 euro in download) per Emons. Vibrante e suggestiva – decisamente consigliabile, insomma – la versione “parlata” nell’interpretazione di Giorgio Marchesi, voce della Emons anche per le altre opere della serie che sono Il marchio dell’inquisitore e Il monastero delle ombre perdute, sempre disponibili in versione cartacea per Einaudi.
Le pietrificate
Girolamo Svampa è uno strano esemplare di inquisitore, almeno per il fatto che a differenza dei colleghi ha scarse simpatie per l’uso della tortura «a fini di giustizia». Forte della sua sagacia e del sapere enciclopedico di padre Francesco Capiferro, oltre che delle «arti» di Margherita Basile, il domenicano si sposta da Roma a Milano per … fatto personale dovendo risolvere il mistero della scomparsa di una religiosa, figlia del suo “bravo” Cagnolo Alfieri. Cercando lei, i tre dovranno investigare sugli omicidi di tre suore pietrificate e fanno persino la conoscenza della Monaca di Monza, la prigioniera “senza volto” che dà titolo alla recente fatica di Marcello Simoni. L’indagine, benedetta dall’arcivescovo meneghino Federigo Borromeo, porterà lontano. Letteralmente. Sino a scoprire l’origine di tali, terribili, delitti negli arcani dell’Egitto.
Il Sant’Uffizio e l’Indice
Marcello Simoni, come altre “firme” del romanzo storico, scrive per il piacere di restituire in leggerezza un attimo di presente al passato remoto. I libri di questo scrittore quarantacinquenne emiliano, peraltro, invitano alla riscoperta delle molte pagine buie nella vita della Chiesa costituite dall’attività del Sant’Uffizio, che venne fondato da Paolo III nel 1542 per combattere le eresie e resistette sino al 1965 quando un altro papa Paolo (VI) lo riformò alla radice sostituendolo con la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede. Altra … pagina buia vaticana è rappresentata dall’Indice dei Libri Proibiti, creato nel ‘500 e aggiornato sino alla prima metà del ‘900. Simoni assegna a padre Capiferro l’incarico di segretario dell’Indice: a dispetto del ruolo, comunque, è un personaggio carico di umanità e saggezza che spesso trova proprio nei “libri proibiti” la chiave per decifrare un delitto e, soprattutto, giungere alla conoscenza.
La voce narrante
Giorgio Marchesi, 46 anni, è un volto noto del cinema e del teatro ma soprattutto della televisione per la sua partecipazione a cast di largo successo: Un posto tranquillo, Un marito di troppo, La figlia di Elisa-Ritorno a Rivombrosa e L’allieva. Nel curriculum dell’attore bergamasco, alla pari di molti altri celebri e validi suoi colleghi, anche le “solitarie” prove d’autore da voce narrante nelle produzioni di audiolibri. Per un attore sono test impegnativi, rischiosi, perché bisogna dare corpo e tono a situazioni e personaggi molto diversi tra loro: Marchesi, comunque, ha superato brillantemente anche questo terzo tuffo nel controverso e spericolato mondo di fra Girolamo.
Ascolta un brano da La prigione della monaca senza volto nella versione di Giorgio Marchesi