Torna Gianluca Barbera con la straordinaria capacità di equilibrare la realtà e la fantasia, in un gioco che risulta avvincente e coinvolgente. Accade anche ne “Il viaggio dei viaggi”, in cui una visita a un museo si trasforma in una magnifica avventura: il catalogo guida dell’insegnante è un ponte fra epoche e luoghi diversi…
Si può esplorare il mondo in cinquecento passi? È possibile attraversare tutte le epoche e tutte le terre del globo con una breve camminata? Un giro del mondo non in ottanta giorni, come nell’avventuroso romanzo di Jules Verne, ma in cinquecento passi? La risposta è sì! Basta leggere il nuovo romanzo di Gianluca Barbera, Il viaggio dei viaggi (pagine 262, euro 17), pubblicato dalla casa editrice Solferino che troverete da oggi nelle librerie.
Un vero e proprio viaggio nel tempo tra diversi momenti temporali che, da sempre, affascina i romanzieri di tutto il mondo, ma anche un omaggio alle grandi narrazioni di viaggio ed al mito di autori come Salgari nel libro-mondo di Barbera, ovvero un libro che ci racconta ciò che è accaduto nel mondo, attraverso la geografia, la storia del passato e uno sguardo verso il futuro.
«Fate che il presente si prenda cura del passato più di quanto il futuro è solito prendersi cura del presente»
La frase campeggia su una targa di ottone posta all’ingresso di una delle sale del Museo dei grandi viaggi di avventura, di esplorazione e di scoperta. La scolaresca del professore Terranova, insegnante di storia, è in gita d’istruzione; la guida del museo l’accompagna nella visita delle sale del XVIII e XIX secolo, raccontando la storia dei viaggi di esplorazione. Sembra tutto normale, ma così non è. Ben presto, l’insegnante si ritrova in un vortice, in un sogno ad occhi aperti, risucchiato dalle meraviglie del mondo che in quelle sale sono esposte al pubblico, tra tesori esotici e antichi. Il catalogo-guida che tiene tra le mani e che consulta diventa il ponte tra epoche diverse, tra il presente e il passato, trasportandolo nel cuore stesso delle storie che contiene.
Una macchina del tempo
Inizia, così, vero e proprio viaggio attraverso un’immaginaria macchina del tempo, un mezzo di trasporto capace di far balzare, in pochi istanti, da un’epoca temporale al’altra. Un viaggio che parte dalla visione di quei tesori custoditi nel museo e dalla voce della guida che racconta la storia dei più grandi esploratori e viaggiatori del mondo. Così, la riproduzione in scala 1:2 della Beagle, il brigantino della regia marina inglese con cui Charles Darwin compì il giro del globo, catapulta il professore Terranova negli anni 1832 e seguenti, quando l’autore di Viaggio di un naturalista intorno al mondo s’imbarcò per cinque anni sul veliero capitanato da Robert Fitz-Roy per una spedizione esplorativa.
Lo stesso professore Terranova, contro la sua volontà, si lasciò afferrare dalla suggestione, sprofondando in una specie di sogno a occhi aperti. Gli sembrò di sentire un’eco, prima lontana e poi sempre più vicina. Sì, era lui, Darwin, tornato per far rivivere quella storia attraverso la sua voce suadente
Una voce suadente con cui Darwin non manca di dispensare consigli sui viaggi di esplorazione, sui vantaggi e svantaggi che comportano, sulle ricchezze e i tesori (non certo materiali) che ci consentono di conquistare «la sensazione impareggiabile provata a vivere all’aria aperta, nel dormire sotto le stelle, nel contatto con la nuda terra». Ancora, la guida racconta delle vicende di un italiano, Giovanni Belzoni, e della sua ossessione per le sorgenti del Niger e, di colpo, Terranova si trova catapultato in Egitto, lungo il Nilo, a fianco del suo compatriota; la storia di Horace Walpole e Thomas Gray lo rimanda al periodo del Grand Tour, la lunga missione nell’Europa continentale intrapresa dai ricchi dell’aristocrazia europea a partire dal XVII con lo scopo di perfezionare le proprie conoscenze che, in questo caso, aveva come destinazione l’Italia.
Darwin, Nobile e Amundsen…
Aprendo la guida-catalogo, che sembra avere dei veri e propri poteri magici, alla pagine in cui si parla di Alexander Selkirk (l’uomo che ispirò Daniel Defoe nella stesura del romanzo Robinson Crusoe), Terrona si ritrova proprio sull’isola di Robinson. Il resto dei viaggi li lasciamo scoprire ai lettori a cui basterà sapere che con Il viaggio dei viaggi verrà trasportato dallo spirito avventuriero dei personaggi che racconta, nonché dai viaggi esplorativi, persino quello sulla luna, che affascinano da sempre l’umanità. Lo stile chiaro e la prosa appassionante rendono più che piacevole il giro attraverso luoghi, paesi ed epoche diverse, non mancando persino l’occasione di interrogarsi sul grande tema del rapporto con il tempo, quell’entità che tiene insieme il presente e il passato, giungendo fino al futuro.
Dalle esplorazioni di Charles Darwin e Magellano alle maledizioni egizie di Belzoni; dalle miniere d’oro di Yaquil alle sirene delle Galápagos; dalla sfida di Nobile e Amundsen fino a toccare la luna per arrivare a quello che Barbera considera “il viaggio dei viaggi”, quello compiuto da Marco Polo in Estremo Oriente, l’autore ci guida nel più agognato: quello nel tempo.
Sulla scorta dei suoi più recenti libri, Magellano (ne abbiamo scritto qui) e Marco Polo (ne abbiamo scritto qui), emerge quel piacere per le avventure che ricordano quelle narrate da Emilio Salgari. Anche in questo caso, Barbera dimostra la straordinaria capacità di equilibrare la realtà e la fantasia, in un gioco che risulta avvincente e coinvolgente.
Non resta che fare come il professore Terranova: chiudere gli occhi e attraversare il mondo.
È possibile acquistare questo volume in libreria o qui