“Sicilia dietro i vetri” è un’antologia di racconti, ambientati a ogni angolo dell’Isola. Non scritti d’occasione, ma pezzi di qualità. I proventi dei diritti d’autore destinati agli ambulatori siciliani per strumenti di lavoro che servano alla diagnosi dell’autismo
Da Vanessa Ambrosecchio a Evelina Santangelo, da Silvana Grasso a Domenico Seminerio, da Nino Vetri a Roberto Alajmo. E altri ancora. Quasi tutti i più apprezzati scrittori siciliani in un’antologia che ha come filo conduttore il viaggio, fisico, ma non solo. Un tour dell’Isola che tocca i centri principali e qualche località più amena e lo fa grazie a molte delle firme di successo del panorama regionale che hanno ribalta nazionale.
Finalità benefica
Quello che accomuna questa raccolta di short stories è principalmente la loro qualità. Non scritti d’occasione o riciclati dal cassetto delle cose non particolarmente riuscite, ma pezzi d’autore che vale la pena scoprire e che è importante leggere anche per la finalità benefica: parte dei proventi, a cominciare dai diritti d’autore sarà destinato ad ambulatori siciliani qualificati per strumenti di lavoro che servano alla diagnosi dell’autismo.
Venticinque firme
Sicilia dietro i vetri (135 pagine, 18 euro), questo il titolo del libro, è un po’ il sequel di Palermo dietro i vetri, in cui lo stesso curatore, Paolo Siena, valente libraio della Feltrinelli e Musica di Palermo, aveva chiesto un contributo a ventotto scrittori palermitani. Adesso ha chiamato a raccolta venticinque autori di tutta la Sicilia (c’è il “naturalizzato” Giuseppe Culicchia, Paolo Di Stefano, che è nato ad Avola, cresciuto in Svizzera e ormai milanese d’adozione, Domenico Cacopardo, di origini messinesi, che da tempo risiede a Parma…) per un’operazione ancora più ambiziosa, che merita attenzione. Al fianco del curatore la casa editrice Torri del Vento, che aveva pubblicato anche il primo volume e periodicamente finanzia, attraverso i libri, iniziative sociali.
Tanta disponibilità
«L’idea di fare il bis è stata di Gian Mauro Costa – racconta Paolo Siena, che ha un figlio, Valerio, bambino speciale, scintilla di questi libri – e visto che il primo titolo, nato da una sorta di coincidenza social con Evelina Santangelo, è andato bene, con numeri importanti per una casa editrice indipendente, ci ho riprovato. Per Palermo dietro i vetri avevo realizzato personalmente le foto a corredo di ogni racconto, immagini scattate dalle finestre di casa degli autori. Stavolta i testi sono arricchiti dalle illustrazioni di Renato Galasso, schizzi molto eleganti. Sono contento perché anche questa volta ho trovato tanta disponibilità da parte di autori importanti, sono felice di averne scoperto qualcuno che non conoscevo. C’è stato anche un approccio con la collaboratrice di Camilleri, che però stava poco bene, abbiamo ragionato su un’introduzione, ma non siamo andati avanti. Siamo una terra effervescente dal punto editoriale».
Ricordi, voci e suggestioni
Chi leggerà Sicilia dietro i vetri troverà lo spiazzante e spassoso Nino Vetri nella processione del Venerdì Santo in un paesino madonita, Roberto Alajmo sull’autostrada Palermo-Catania in gallerie illuminate a dispetto dei cartelli, Gaetano Savatteri ad Agrigento «là dove andavano a morire tutti i treni», Vanessa Ambrosecchio e Silvana Grasso impegnate in viaggi nel tempo, ed esattamente, tra infanzia e gioventù, Evelina Santangelo a Palma di Montechiaro, tra suggestioni del Gattopardo e riflessioni di incandescente attualità. Fa piacere rileggere anche Domenico Seminerio, ottimo scrittore calatino che, dopo tre romanzi pubblicati con Sellerio, ha iniziato una “diaspora” pubblicando per piccole case locali.
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