La sfida di un’enoteca letteraria a Palermo, “Prospero”. L’ha lanciata Cinzia Orabona, che spiega: «Siamo orgogliosi di essere diventati un punto di riferimento. L’indipendenza è sinonimo di libertà. Non vedo rischi ma opportunità: quella di essere riconosciuti per proposte di qualità»
Libri e vino, una liason per far prosperare la cultura: è la sfida che ha permesso all’intraprendete e coraggiosa Cinzia Orabona di aprire a Palermo la prima enoteca letteraria.
Prospero, questo è il nome del locale (nel capoluogo siciliano, in via Marche 8) è un luogo di cultura e svago dove poter leggere, acquistare libri, sorseggiare un bicchiere di vino o prendere un aperitivo in compagnia, anche dei propri amici a quattro zampe. Il locale infatti, offre un servizio ‘dog-friendly’ dando la possibilità di trascorrere, piacevolmente, del tempo con loro. La politica del riuso, priorità del locale, fornisce al cliente un servizio plastic-free in cui la plastica è sostituita da prodotti edibili e bio come, ad esempio, le cannucce realizzate con lo zenzero o con la pasta, per promuovere lo svago e il tempo libero, sensibilmente alle scelte etiche di salvaguardia del pianeta.
Tante le iniziative libresche, culturali e musicali che ogni mese si susseguono nella frizzante enoteca letteraria; un ricco calendario di presentazioni di libri, incontri con l’autore, laboratori per bambini è già in programma per il mese di agosto e settembre. Inoltre, la vasta scelta di romanzi, graphic novel, fumetti, riviste, tutti di case editrici indipendenti, fanno di Prospero un vero e proprio punto di riferimento culturale, per la città di Palermo. E, se a tutto questo si aggiunge l’ampia gamma di vini che l’enoteca dispone, il buon cibo del territorio e la solarità del personale, Prospero ha già la sua formula vincente. Dunque, se è vero che libri e vino hanno sempre qualcosa da raccontare, da Prospero, i vini e i versi, non mancano mai.
Inevitabile qualche domanda alla proprietaria, Cinzia Orabona.
Di vini in versi, a Palermo nasce Prospero la prima enoteca letteraria. Una scelta più coraggiosa o più rischiosa?
«A quasi 9 mesi dall’apertura, mi piace pensare che si tratti di una scelta coraggiosa. Aprire un luogo di cultura in una zona residenziale, ma periferica, rappresentava la più alta incognita. Oggi posso dire che, con sacrificio e impegno, Prospero è conosciuto non solo nel quartiere, ma è un punto di ritrovo per chi arriva anche dal centro, dove l’offerta è molto più ampia».
Prospero: da cosa nasce questo nome?
«Prospero è stato il primo nome a cui ho pensato. Volevo fosse italiano ma che avesse anche rimandi letterari. È evidente il riferimento al protagonista de La Tempesta di Shakespeare. Ecco che questo luogo diviene l’isola in cui rifugiarsi, incontrare scrittori e scrittrici e condividere letture e bottiglie di vino».
Qual è la vera sfida: essere una libreria indipendente o riuscire a destreggiarsi tra cocktail e vini?
«La vera sfida è rendere compatibili le due cose senza che l’una prevalga sull’altra».
Cosa significa essere una libreria indipendente? Che rischi si corrono?
«L’indipendenza è sinonimo di libertà. Scegliere quali case editrici proporre, dare visibilità a titoli che in una libreria di catena non avrebbero spazio in vetrina, proporre autori altrimenti sconosciuti è la vera prova. Non vedo rischi ma opportunità: quella di essere riconosciuti per proposte di qualità. All’inizio alcune clienti storcevano il naso quando rispondevo che non era disponibile l’ultimo libro dello\a scrittore\scrittrice primo\a in classifica. Hanno accettato i consigli e sono tornati in cerca di nuovi suggerimenti. Questo è per me un grande risultato».
Prospero ha un calendario pienissimo tra presentazioni di libri, mercatini dello scambio, aperitiv dog, concerti jazz e ovviamente tanto buon vino. Quali sono le altre mille iniziative che ci riserverà?
«Dopo una brevissima pausa estiva riprenderemo a pieno regime con tutti gli appuntamenti dedicati a grandi e bambini: laboratori per genitori accompagnati, con attività dedicate ai più piccoli che, sempre partendo da un libro, svolgono attività mentre i genitori si rilassano sorseggiando un vino o bevendo un the o una tisana; il laboratorio pianistico, grazie alla collaborazione di Azzurra Moscia, una giovane pianista amata dai più piccoli talentuosi apprendisti musicisti; mi piacerebbe dar vita a un cineclub dedicato a film d’epoca tratti da libri, dando la possibilità di ascoltare con cuffie wi fi; ancora dare spazio al Prospero dei lettori, il gruppo di lettura che si riunisce con cadenza bimestrale e che è in costante crescita. Un’altra novità saranno i concerti mattutini con giovani solisti di musica classica, dei veri e propri matinee d’autore dedicati a compositori classici e contemporanei ai quali abbinare delle conversazioni per inquadrare il periodo storico e, perché no, quello letterario. Infine, riprenderemo le giornate studio dedicate alle aspiranti guide turistiche, mettendo a loro disposizione più di 200 testi per consultazione gratuita una volta a settimana e invitando esperti di settore per un confronto».
So che il tuo locale ha sposato la stimabile causa plastic free, parlami quindi delle tue curiose cannucce da cocktail?
«La plastica è bandita sin dal primo giorno. La scelta del riuso è ecologica e positiva. Usiamo piatti spaiati e posate acquistate nei mercatini dell’usato. Le cannucce che usiamo sono quelle edibili allo zenzero o lo zito, il formato di pasta di grano duro: comoda ed ecologica».
Quali sono i progetti autunnali? Svelaci anticipazioni e alcuni nomi dei tuoi prossimi ospiti…
A partire da settembre avremo grandi ospiti: Luca Ragagnin tornerà a parlarci del suo ultimo romanzo Pontescuro, candidato all’ultimo premio Strega, e poi ci saranno Alessandro Zaccuri, Marino Magliani, Valentina Di Cesare, Daniele Zito ed Ettore Zanca.
Sette libri che consiglieresti a un tuo cliente?
«In ordine sparso, ecco 7 libri che da Prospero danno diritto al “soddisfatti o rimborsati”: Pontescuro di Luca Ragagnin (Miraggi), La veglia di Ljuba di Angelo Floramo (Bottega Errante), La lettrice di Cechov di Giulia Corsalini (Nottetempo), Kramp di Maria José Ferrada (Edicola Ediciones), La distrazione di Dio di Alessio Cuffaro (Autori Riuniti), Creature fantastiche di Sicilia di Rosario Battiato e Chiara Nott (Il Palindromo), L’ambasciatore delle foreste di Paolo Ciampi (Arkadia) (ne abbiamo scritto qui). Ai lettori da spizzichi e bocconi consiglio sempre due riviste letterarie che da Prospero sono best seller: Ammatula e Cariddi, entrambe made in Sicily».