“Non più, non ancora”, ovvero la vita che riparte di una donna in bilico fra le regole del passato e l’impegno del futuro, è un romanzo della giornalista Francesca Rosso. Protagonista Chiara, una suora che lascia il proprio ordine, vola in Brasile, scopre un’esistenza diversa, ma in qualche modo uguale…
L’Amazzonia come terra promessa di una donna, una religiosa, a cui vengono meno alcune certezze, in precedenza monolitiche. Una storia fatta di cinquantuno brevi capitoli, non autoconclusi, ma sospesi. Sospesi come Chiara, la protagonista della reinvenzione di una vita: dopo venticinque anni trascorsi a insegnare italiano in una scuola privata, questa suora quasi cinquantenne dice no alle regole, all’obbedienza e all’istituzione in cui ha mosso passi di impegno e fede e va in cerca di una nuova vocazione, nuova relativamente, nel senso che continua a credere, la sua fede non viene meno, ma vuol essere vissuta diversamente. Francesca Rosso, giornalista dai molteplici interessi, collaboratrice del quotidiano La Stampa, ha scritto Non più, non ancora (200 pagine, 16 euro), edito da Golem Edizioni, il suo primo romanzo.
Una vita da ricollocare
Questa vita da ricollocare, da rimettere a posto (che sembra scritta anche per farne un film, coi suoi dialoghi coinvolgenti, anche quando citano i filosofi o la bibbia) è qualcosa di ignoto che si costruisce pian piano, a cominciare dalla vita di tutti i giorni, dalle cose più semplici e prosaiche, anche solo vestirsi e pettinarsi. In Brasile, a Fortaleza, Chiara raggiunge una ex consorella, Teresa, che si è anche sposata, con Adriano. L’evoluzione di Chiara, che non fa questo tipo di scelta (sebbene con Diego, italiano che incontra in Brasile, qualcosa potrebbe nascere…) la porta a trovare un coraggio che non avrebbe mai pensato di possedere, a vivere la vita giorno per giorno, minuto per minuto.
Ricominciare daccapo, sempre donandosi
È possibile acquistare questo volume in libreria o a questo link