“Una lunga vita da idealista” dello scrittore francese è un romanzo d’avventura che strizza l’occhio a tanti classici riconosciuti e si regge su un protagonista che vive disparate e inverosimili vicende. Dopo amori, lotte, incidenti e fughe, da cui esce sempre vittorioso, si ritroverà a fare i conti col passato, con le sue origini…
Tribolate e inverosimili avventure caratterizzano l’esistenza di Thomas Larch. Chi è costui? L’ultimo personaggio di fantasia nato dalla penna Jean-Michel Guenassia, l’ultimo romantico che ha debuttato in età avanzata, ma sta decisamente recuperando il terreno perduto. Thomas Larch è a tutti gli effetti una sorta di supereroe, picaresco come certi personaggi di John Irving, senza scomodare esempi ottocenteschi, ed è protagonista di un romanzo d’avventura, Una lunga vita da idealista (426 pagine, 18 euro), che forse non sorprende come il capostipite dei suoi titoli, Il club degli incorreggibili ottimisti, non è un libro struggente e sognante come il primo e probabilmente ha un finale che può lasciare interdetti, ma a lungo non tradisce i lettori che lo seguono fedelmente. «Frutto di uno strano amore», Thomas Larch vive felicemente i primi otto anni in India, istruito alla vita dalla balia Dhanya, prima di trasferirsi con la famiglia a Londra, ma l’India resterà nel suo destino, ed è presto acceso il motore dell’affabulazione…
Forza immaginifica
Il talento narrativo di Guenassia resta innegabile, anzi si fortifica a ogni libro. Stavolta disegna la vita di un uomo fuori dall’ordinario – angloindiano, figlio di Fulvati, madre amorevole e gravemente malata, e di Gordon, padre assente e adultero – che vive senza quasi preoccuparsi di ogni possibile conseguenza negativa, che esce vivo da innumerevoli disavventure, ferito, sconvolto ma illeso, prima di trovare un senso alla propria vita. Guenassia padroneggia la materia e aggancia il lettore ogni volta, gettandolo oltre l’ostacolo della pagina successiva. La vicenda, in cui non mancano donne, battaglie, intrighi, tradimenti, fughe e incidenti, si regge quasi interamente sulla forza immaginifica dell’autore, che regala al suo Thomas Larch – che pure non ha mai inseguito successo o denaro – anche una fama planetaria.
Dieci romanzi in uno
In cerca di una patria fra gli indiani di Londra, innamorato di una donna promessa a un altro uomo, arruolato nei Royal Marines, sopravvissuto in guerra, ormai celebrità mediatica, il protagonista dell’ultimo romanzo di Guenassia dovrà fare i conti infine con ciò che lo tormenta da sempre, con un disagio esistenziale che affonda le radici nella terra d’origine, dove tornerà ingaggiato da un miliardario che gli chiede di ritrovare il figlio smarrito in India. In un solo romanzo lo scrittore francese ne racconta dieci, strizzando l’occhio a più di una tradizione, a più di un classico riconosciuto. Al lettore resta l’invito a perdersi tra le pagine.
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