Torna con “Addio fantasmi” l’autrice rivelazione che aveva debuttato con “Gli anni al contrario”. In questa videointervista racconta il nuovo romanzo, il rapporto con il successo, il confronto con l’editor Rosella Postorino e con la leggenda Annie Ernaux
Ida torna a Messina da Roma, chiamata dalla madre. E nella città d’origine, nella casa in cui è cresciuta, fa i conti con la scomparsa del padre, una sparizione che le ha segnato la vita a partire dall’adolescenza, condizionandola probabilmente anche in tante altre scelte successive. Assenze, rinunce, memorie, congedi: il nuovo romanzo di Nadia Terranova ne è colmo, tra passato e presente si fanno strada tante consapevolezze per la protagonista. «La vita non si fa con i residui – si legge – con quello che ti tieni come scorta. Non ne hai un’altra di ripiego, dove mettere le cose che non fai».
Una prova matura, Addio fantasmi (196 pagine, 17 euro) della scrittrice siciliana, l’opera seconda dopo il successo de Gli anni al contrario. È un romanzo che non si dimentica. Eppure, assicura l’autrice, il buon riscontro dell’esordio nella narrativa per adulti («Non un successo che ti stravolge la vita») non ha influenzato la stesura del nuovo libro. Pubblicato come il primo da Einaudi Stile Libero, Addio fantasmi mantiene qualche costante, come la città di Messina e il fantasma di una figura paterna, con cui ritiene di aver fatto (quasi) definitivamente i conti («Ma sono convinta che, prima o poi, questo tema da qualche parte ritornerà», dice, fra le altre cose, nel corso dell’intervista).
Terranova spiega anche la scelta d’essere passata alla prima persona (rispetto alla terza del precedente romanzo), racconta il rapporto stimolante con Rosella Postorino, sua editor, ma anche scrittrice in proprio, che ha vinto l’ultimo premio Campiello col romanzo Le assaggiatrici, e spiega anche la generosità di Annie Ernaux nei suoi confronti.
Buona visione